Nell’anno in cui si celebra il centenario della nascita di Leonard Bernstein, uno dei massimi compositori e direttori d’orchestra del Novecento, il Museo Nazionale del Cinema organizza una mostra che indaga la complessità del rapporto tra musica e immagini in movimento nel modo più ampio possibile, consapevolmente non esaustivo, attraverso un approccio non solo cronologico, ma fondato sulla costruzione di sezioni tematiche trasversali. L’aspetto più importante dell’esposizione è la multimedialità, pensata per offrire al visitatore una vera e propria visita esperienziale. La mostra, infatti, è composta esclusivamente da proiezioni che si snodano lungo tutta la rampa elicoidale dell’Aula del Tempio, a formare un film ideale in cui si vogliono raccontare i mille modi in cui la musica e le immagini del cinema si sono incontrati nel corso di oltre un secolo. Per questo motivo al visitatore saranno fornite cuffie wireless, necessarie per un’immersione a 360° nella mostra.
A completare questo viaggio emotivo nell’universo musicale del cinema, l’ultima parte del percorso prevede sei stanze dalle caratteristiche spiccatamente interattive, mentre l’Aula del Tempio sarà sfruttata a pieno nelle sue caratteristiche di sala cinematografica e di palcoscenico per sonorizzazione dal vivo di film muti, performance sperimentali e incontri con i grandi protagonisti della musica contemporanea, che hanno e hanno avuto strette relazione con il cinema.
La mostra, nata da un concept di Donata Pesenti Campagnoni e a cura di Grazia Paganelli e Stefano Boni, con la collaborazione di Maurizio Pisani, è in programma al Museo Nazionale del Cinema dal 26 gennaio 2018 al 7 gennaio 2019. La mostra è dedicata a Gianni Rondolino